
Per tutti quelli che odiano gli earbuds o il sistema in-ear, ma desiderano comunque una soluzione true wireless stereo abbordabile, il mercato è un vero inferno. C’è una quantità indescrivibile di cloni e di cloni² (leggi: cloni di cloni), tutti con un unico motivo, voler somigliare alle “inarrivabili”. Considerato il fatto che la stragrande maggioranza di questi auricolari funziona, ma lo fa veramente male, ci sembrava doveroso provarne qualcuno che potesse regalare qualche “soddisfazione”. Gli Apods i500 sono saliti alla ribalta qualche mese fa, quando arrivavano a costare 40/50€, un prezzo che non ci convinceva per niente. Oggi, però, si possono acquistare alla metà del prezzo, quello che consideriamo giusto per un clone.
Recensione Apods i500 – Indice

Unboxing Apods i500
Gli i500 arrivano in una scatolina molto semplice in cartonato, frontalmente raffigurante gli auricolari in questione e con qualche info sul retro. Si, è identica a quella delle Airpods. La confezione contiene:
- Apods i500;
- Case di ricarica;
- Cavo di ricarica USB/lightning;
- Manualistica cinese/inglese.
Apods i500 – Design e costruzione
Inutile parlare di design, le i500 imitano in tutto il dispositivo che le ha ispirate. Nessuna variazione estetica, anzi, uno spasmodico tentativo di fare proprio qualsivoglia dettaglio. La costruzione è sicuramente più accurata rispetto a dispositivi simili. Non si ha a che fare con un case iper-leggero dalle giunzioni ballerine, né con capsule scricchiolanti. La sensazione di solidità all’utilizzo è sorprendente, sopra le aspettative considerando le esperienze passate.
Case
Il case ha un discreto peso, che gli offre un feedback piuttosto piacevole. Frontalmente c’è un singolo LED di stato sul retro vi è un led di stato che cambia colore a seconda delle operazioni che si eseguono: verde all’apertura del cofanetto, bianco durante il pairing e rosso in fase di ricarica.
posto subito sotto l’apertura, posteriormente invece spiccano il tastino fisico a filo e la cerniera, unica discontinuità della superficie del dispositivo, come da manuale. Lo sportellino magnetico è affidabile, non eccessivamente “molle”, e facilmente azionabile con una sola mano. La ricarica del case avviene tramite la porta lightning/Type-C posta sotto, ma anche tramite un qualsiasi pad per ricarica wireless.
Auricolari ed ergonomia
Pesi, volumi e distribuzione di sensori e fori degli i500 riprendono a pieno quelli dello “stampo” utilizzato. Abbiamo sensori di prossimità e controlli touch. Le capsule sono ben assemblate e sfruttano studi di ergonomia già testati sul campo. Stanno bene alle orecchie, sono stabili e per nulla fastidiose. Si estraggono e reinseriscono molto facilmente dal case di ricarica. In definitiva si può dire che almeno esteticamente abbiano sfruttato al meglio i modelli esistenti.
Connettività e gestione: il chip H1
Nel caso siate possessori di iPhone, vi farà contenti la presenza del chip H1, che garantirà la connessione con il classico pop-up. Il resto del mondo invece si accontenterà della connessione Bluetooth 5.0. Stabili e con un pairing semplicissimo, gli i500 risultano estremamente comodi nell’utilizzo frenetico di una giornata in movimento. La gestione delle chiamate e della riproduzione è affidata a controlli touch ben calibrati ma, che durante i nostri test, non hanno funzionato durante la riproduzione di contenuti su YouTube e Netflix. Tutto ok su Spotify.
- Rispondere/Attaccare una telefonata: doppio tap;
- Rifiuta la chiamata: pressione prolungata di 2 secondi;
- Play/Pausa: doppio tap;
- Traccia successiva: triplo tap a dx;
- Traccia precedente: triplo tap a sx;
- Assistente vocale: pressione prolungata di 3 secondi.
Apods i500 – Audio e chiamate
Cloni nel design, ma non nelle performance (ci mancherebbe). L’audio delle Apods i500 è sbilanciato sulle frequenze medie e basse. Risulta quindi sufficiente durante la visione di film/serie tv in streaming ma abbastanza “ovattato” durante gli ascolti prettamente musicali, soprattutto a volumi bassi. Il volume è discretamente alto e non ci sono fastidiose distorsioni.
Durante le telefonate la soppressione dei rumori e la qualità generale sono in linea con prodotti di questa fascia di prezzo: buona in ambienti silenziosi, sufficiente in ambienti più rumorosi/affollati. La qualità della voce risulta sempre un po’ chiusa, piatta, ma buona. Durante i nostri test i diversi interlocutori ci hanno sempre sentito bene.
Autonomia
L’autonomia degli i500 non si discosta dagli standard della categoria, a seconda del volume e dell’utilizzo che ne farete oscilla tra le 2.5 e le 3 ore. Con le ricariche supplementari offerte dal case si superano le 10 ore. Vale la pena di sottolineare la possibilità di ricarica wireless.
Prezzo e conclusioni
Gli Apods i500 si trovano online tra i 18 ed i 25 euro. Volendo, per astrazione, cancellare dalla nostra mente il concetto di clone, vi consiglieremmo senza ombra di dubbio altri auricolari tws che, allo stesso prezzo, sono più completi e performanti. Gli Apods, però, sono l’esatta copia 1:1 degli Apple Airpods (pop-up incluso) e, se è quello a cui puntate, sono quelli da prendere.
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