Ritorniamo in casa Anker per parlarvi di dispositivi audio. Poco tempo addietro abbiamo provato gli auricolari Soundcore Liberty Neo, oggi invece facciamo un passo avanti con un paio di TWS che meritano di essere provati. Gli Anker Soundcore Liberty 2 mettono insieme una qualità costruttiva degna di nota ad un’esperienza d’ascolto sopra la media.
Anker Soundcore Liberty 2
Una volta “digerite” le forme poco convenzionali, vi accorgerete che l’ergonomia, la stabilità e la possibilità di adattare al vostro orecchio gli auricolari Liberty 2 hanno pochi precedenti. A tal proposito vale la pena considerare la dotazione e la sua presentazione.
Unboxing
La confezione ha un aspetto particolarmente curato e rispecchia il messaggio di Anker, il prodotto infatti risulta particolarmente curato e può facilmente essere inserito in quella che viene considerata la fascia “premium“. Siamo lontani dai packaging minimal ed essenziali, e si ritorna ad una dotazione completa e dettagliatamente illustrata.
Se da un lato dà una certa soddisfazione avere a che fare con soluzioni ecofriendly, c’è da dire che Anker presenta al meglio i suoi Liberty 2 con confezione magnetica e supporti in cartone o plastica per qualsiasi accessorio. Frontalmente, una volta aperto lo sportellino troverete esposti i due auricolari ed il case di ricarica dietro un ulteriore coperchio di plastica trasparente. Sotto troverete tutto il necessario per sfruttare al meglio il dispositivo.
Messo da parte il packaging avremo:
- Auricolari Soundcore Liberty 2;
- Case di ricarica;
- Cavetto USB-A/USB-C per la ricarica targato Anker;
- Set di tre paia di gommini ear-hook in silicone per fissare gli auricolare al padiglione;
- Tantissimi, per l’esattezza 7 paia, gommini in-ear in silicone;
- Manualistica completa.
Design e costruzione
Come già accennato il design è particolare ma, allo stesso tempo, la costruzione è di ottimo livello. All’inizio fa storcere il naso che l’ampia superficie esterna degli auricolari non sia stata sfruttata per inserire comandi touch, ma dopo qualche ora di utilizzo la comodità del tasto fisico fa dimenticare qualsiasi perplessità. La gestione di tracce chiamate e volume è infatti affidata ad un piccolo tastino posto sul bordo superiore dell’auricolare, la semplicità e la comodità di utilizzo risultano inaspettati. La precisione del tasto fisico ripaga immediatamente e non si sente la mancanza del touch. L’attenzione ai dettagli si nota subito, i led sono ben inseriti tra le superfici delle capsule e l’aspetto generale risulta molto accattivante. L’assemblaggio è preciso ed il tutto risulta compatto ed ergonomico.
Il case di ricarica riprende le linee delle cuffie, con uno sportellino non convenzionale che si apre scorrendo verso l’alto. Le dimensioni sono abbondanti, può essere tranquillamente gestito con una sola mano, ma in tasca occupa spazio vitale. La forma è quella di una “saponetta” che però difficilmente sfugge dalle mani, le linee arrotondate permettono di riporlo agevolmente anche in spazi risicati.
Ergonomia
A tal proposito gioca un ruolo molto importante la possibilità di poter personalizzare al meglio l’ergonomia degli auricolari. Se normalmente abbiamo le 3/4 misure standard per i gommini in-ear, con gli Anker Soundcore Liberty 2 la scelta è più che raddoppiata. Inoltre si può scegliere tra diversi ear-hook, in questo modo le combinazioni aumentano esponenzialmente. Troverete sicuramente quella che fa al caso vostro!
Un fattore, più estetico che ergonomico, è l’ingombro delle capsule. Mentre la parte più vicina al padiglione e la porzione in-ear sono negli standard, la parte più esterna delle capsule è voluminosa. Un po’ di spazio in più per la tecnologia che accolgono a discapito delle dimensioni super contenute degli ultimi modelli di TWS in commercio. Nonostante questo il bilanciamento di pesi è volumi è ottimo ed una volta trovata la combinazione di gommini adatta a voi sarà veramente difficile che gli auricolari perdano la posizione anche durante l’attività sportiva (certificazione IPX5).
Connettività e gestione
La connettività è affidata allo standard Bluetooth 5.0 e non ci sono stati problemi a riguardo, con un buon range ed una stabilità invidiabile. Anche in modalità mono i Liberty 2 non perdono colpi e si comportano egregiamente.
App Soundcore
Come abbiamo già visto nel caso dello speaker Flare+, la gestione del dispositivo è affidata all’app proprietaria di Soundcore disponibile gratuitamente per Android ed iOS. Nel caso si posseggano altri dispositivi della gamma audio di Anker, si interfacciano tutti tramite la stessa applicazione al vostro device. Il risultato è quello di avere a portata di mano il settaggio dell’intero ecosistema, scegliendo per ogni dispositivo le impostazioni ideali.
In particolare, nella schermata dedicata ai Liberty 2, sono subito disponibili informazioni sullo stato di connessione e di batteria residua dei singoli auricolari. In basso, la sezione “Controller” è interamente dedicata alla programmazione del tastino fisico presente su entrambi gli auricolari. Mentre il singolo clic sarà sempre riservato alla funzione di play/pausa, per ogni tasto si potrà programmare il doppio click e la pressione prolungata (1 sec) con una delle 5 funzioni disponibili:
- Traccia successiva;
- Traccia precedente;
- Volume +;
- Volume –;
- Assistente Vocale.
Avrete notato che ci sono 5 funzioni e solo 4 gestures, ma tant’è. Addio assistente vocale e benvenuto, finalmente, volume.
Nel caso dell’utilizzo mono si ritorna alle impostazioni predefinite, dove il singolo click resta invariato, la pressione prolungata richiama l’assistente vocale e ed il doppio click skippa la traccia.
Eq
Prima di passare alla risposta audio, va considerata necessariamente la sezione “Equalizzazione” dell’app. Questa conta ben 22 preset! Ed il primo, quello a firma Soundcore, è fortemente raccomandato poichè modifica l’eq a seconda del dispositivo. In più troviamo il sistema HearID che ottimizza ulteriormente il suono in base alla sensibilità dell’utente alle varie bande.
Se pensate alla mappatura dell’orecchio di SXFI, l’approccio in realtà totalmente diverso. Sarà un semplice test uditivo a far capire all’app a quali parti dello spettro siete più o meno sensibili per regolarsi di conseguenza.
Audio e chiamate
L’audio è all’altezza delle aspettative. Vista la fascia di prezzo a cui appartengono gli Anker Liberty 2, sarebbe stato semplice sbagliare, ma non è questo il caso. Una buona tridimensionalità, tanto volume, gamma alta/medio-alta ben definite insieme a basse profonde e coinvolgenti. Il tutto, grazie anche alla sezione eq, non lascia mai completamente insoddisfatti.
Non si tratta di una coincidenza ma di un po’ di tecnologia a bordo, il tanto che basta per non farle sfigurare tra competitor molto più blasonati. A partire dai driver diamantati con diaframma in TPU, che ottimizzano la risposta sull’intero spettro, fino alla tecnologia aptX che garantisce una trasmissione con minor perdita qualitativa.
Anche il lato chiamate è sorprendentemente buono, e fa strano anche solo scriverlo. Siamo abituati a telefonate di scarsa qualità quando parliamo di TWS, se alcune ibride corredate di stelo migliorano la situazione, è veramente difficile trovare “buds” che possano essere utilizzate per fare una chiacchierata. In questo caso le chiamate sono state invece soddisfacenti, buoni risultati sia in mono che in stereo e nella stragrande maggioranza delle situazioni.
Autonomia
La batteria e, di conseguenza, l’autonomia di questi auricolari sorprende in relazione al peso irrisorio. Una singola ricarica promette fino ad 8 ore di riproduzione continuativa, ed il case con le sue ricariche accessorie ci porta oltre le 30 ore di riproduzione. Sarà sempre possibile vedere la carica residua del case tramite i led di stato posti anteriormente, e quella degli auricolari tramite app. Ovviamente molto dipende dalla continuità di utilizzo e dai volumi ma, anche sotto stress, durante i nostri test, non hanno disatteso di molto le promesse di Anker.
Conclusioni
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