
Dodocool entra nella giungla del mercato TWS, uno dei segmenti del mercato più turbolenti ed ad affollati del momento. Con i suoi Dodocool DA189, più che spiccare tra i competitor, l’azienda colma una lacuna del catalogo che ancora non prevedeva auricolari True Wireless.
Unboxing
La confezione è in cartone, molto semplice, con logo Dodocool ed immagine stilizzata degli auricolari. La dotazione segue la linea minimale del packaging e comprende:
- Auricolari Dodocool Da189;
- Box di Ricarica;
- 3 coppie di gommini mini in-ear (S, M, L);
- 3 coppie di archetti;
- Cavo di ricarica USB/microUSB;
- Manualistica (anche in italiano) e warranty card.
Design e costruzione
Il design Dodocool non brilla per originalità, si avvale di linee già sfruttate alle quali non aggiunge il pregio di una costruzione solida. Il box di ricarica decisamente compatto, 59.69×59.69×29.53 mm, non raggiunge i 50g. Nessuna chiusura magnetica per il box completamente in plastica, che si avvale di un normalissimo ma affidabile gancetto. Non altrettanto affidabile la cerniera del coperchio, che risulta poco stabile e non sempre in asse. L’impatto visivo è piacevole ma al tatto la stazione di ricarica da una sensazione cheap piuttosto marcata.
All’interno ritroviamo i Dodocool DA189 ancorati magneticamente ai pin e quattro led bianchi ad indicare la carica residua. L’ancoraggio è stabile ma poco preciso, basterà fare attenzione all’accensione dei led rossi sugli auricolari per garantire la ricarica. Nel 15-20% sarà necessario dargli una sistemata affinché siano in sede correttamente. Il design dell’auricolare è poco raffinato ma si adatta facilmente all’orecchio, anche mediante diversi gommini e archetti in silicone. Comodità all’orecchio, garantita dal peso irrisorio di 4.5g, e certificazione IPX6 si fanno apprezzare durante l’attività fisica. Gli auricolari utilizzano gommini mini in-ear, come abbiamo visto con BlitzWolf. Sostituirli con gommini classici non permette un adeguato alloggiamento sui pin. Il tasto fisico sul lato esterno dell’auricolare è incorniciato da un bordino rosso che riprende il design esterno. Rivela in trasparenza due led, blu e rosso, che indicano ricarica, riproduzione o accoppiamento.
Connettività ed autonomia
Dodocool si affida al chip Realtek 5.0 con connettività Bluetooth 5.0. Minore consumo, per la batteria ai polimeri di litio(2x42mAh), e connettività ormai standard per queste tipologie di prodotto. Il pairing iniziale è semplice e privo di intoppi, gli auricolari si accendono automaticamente quando estratti dal box e si associano all’ultimo dispositivo. Possono essere utilizzati indipendentemente in chiamata o in riproduzione mono. Una volta impostata la modalità “mono” tornare a quella TWS è tanto semplice quanto controintuitivo. Necessaria infatti una serie di azioni che permette di riassociare i due auricolari tra loro. Sostanzialmente una serie di 3 pressioni prolungate di entrambi i tasti fisici sugli auricolari: spegnimento, riaccensione e pairing. La connessione risulta nella maggior parte dei casi stabile, anche se di tanto in tanto è possibile riscontrare una momentanea dissociazione tra i due auricolari.
L’autonomia per la singola ricarica è di poco superiore alla maggioranza dei competitor. Mentre il box di ricarica da 450mAh permette circa 4 ricariche complete. Associato al tempo di standby dichiarato di 500 ore non si desidera molto di più da un dispositivo così piccolo e leggero. Si affronta tranquillamente una intensa giornata in mobilità e con un utilizzo meno intensivo possono bastare un paio di ricariche settimanali.
Audio e chiamate
L’equilibrato comparto audio rappresenta un buon compromesso con la fascia di prezzo nella quale si collocano i Dodocool DA189. Senza dubbio la maggiore attenzione è stata rivolta a questo aspetto, che non delude le aspettative. Buone prestazioni che garantiscono una certa soddisfazione nell’ascolto quotidiano di musica ed audiovisivi in streaming. Volume massimo apprezzabile che porta tuttavia con se alcune distorsioni. L’equalizzazione risulta essere ben ottimizzata sulla maggioranza degli ascolti ed è raramente inappropriata o invasiva.
La riduzione del rumore CVC 6.0 in riproduzione è inefficace. Non concorre all’isolamento acustico, che può essere raggiunto solo destreggiandosi su volumi mediamente alti. Complici i gommini più sottili e discreti che non aiutano a lasciare il mondo fuori.
In chiamata i TWS di Dodocool si mettono in coda alla lunga lista di auricolari True Wireless che non garantiscono un’ esperienza totalmente positiva. Esiste la possibilità di utilizzarli singolarmente come auricolare mono o di avere audio stereo in chiamata, tuttavia la qualità generale è ancora al limite. Si sostengono telefonate senza incorrere in alcuna problematica, ma non si ha mai l’impressione di una prestazione pienamente soddisfacente.
La gestione di chiamate e riproduzione è affidata a controlli limitati che prevedono click o doppio click sul tasto multifunzionale. Permettono di skippare le tracce, richiamare l’assistente vocale ed ovviamente di gestire play/pausa e rispondi/riaggancia.
Conclusioni
I Dodocool DA189 sono risultati un prodotto interessante e, principalmente, rappresentano l’ingresso per l’azienda in un segmento che dovrà necessariamente continuare ad esplorare. La qualità audio dà buone soddisfazioni, e già questo colloca Dodocool al di sopra di tanti tentativi imbarazzanti presenti in rete. La connettività ogni tanto gioca qualche scherzo ma è valida ed affidabile. Latenza impercettibile ed un discreto coinvolgimento spaziale rendono questi auricolari piuttosto versatili. Investire qualcosina in più su design e materiali avrebbe garantito a Dodocool un prodotto molto al di sopra della media.
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