
OnePlus ha anticipato i dettagli del pannello “Oriental Screen” di terza generazione che debutterà su OnePlus 15, spiegando la scelta di una risoluzione 1.5K abbinata a 165Hz invece del classico 2K a 120Hz. L’azienda punta tutto sulla fluidità estrema e su un ecosistema gaming già pronto.
Perché 1.5K e non 2K
Secondo OnePlus, l’obiettivo primario è offrire un’esperienza di fluidità «più evidente» con 165Hz. Allo stato attuale, i limiti di materiali emissivi e progettazione dei circuiti renderebbero non praticabile il binomio 165Hz + 2K, per cui la combinazione 165Hz + 1.5K viene indicata come lo “stato dell’arte” disponibile oggi sul mercato.
– Prima di questa generazione, i display 165Hz sugli smartphone si fermavano tipicamente al 1080p. Il nuovo pannello sarebbe la prima soluzione 165Hz + 1.5K nel settore.
– La risoluzione 1.5K, già diffusa su diversi top di gamma recenti, viene presentata come un compromesso maturo tra qualità visiva e consumi.
In altre parole, la scelta non isola il parametro “risoluzione”, ma privilegia un pacchetto complessivo di esperienza visiva e reattività.


Costi e scelta progettuale
La decisione non sarebbe legata al contenimento dei costi. OnePlus afferma che il pannello 165Hz di terza generazione ha un costo superiore rispetto al 2K adottato in precedenza su OnePlus 13. Per garantire 165Hz con 1.5K, l’azienda dichiara interventi su tutta la catena tecnologica: design dei circuiti, materiali emissivi, chip e driver, oltre a una linea di produzione proprietaria focalizzata sulla scienza del colore.
Il risultato, secondo l’azienda, è un display con componentistica e processi al vertice, che però richiedono maggiori investimenti rispetto a un tradizionale pannello 2K/120Hz.
Sfide ingegneristiche e soluzioni
Portare uno smartphone a 165Hz impone vincoli severi su pixel, chip e sincronizzazione touch/display. OnePlus elenca cinque ostacoli storici per l’industria: tempi di carica dei pixel, potenza di calcolo del chip display, sincronizzazione tra tocco e resa a schermo, stabilità/definizione nelle transizioni rapide, e usura accelerata per l’elevata frequenza di commutazione dei pixel.
Le contromisure dichiarate
– Nuovi materiali emissivi “X3”: mirano a ridurre i consumi, migliorare la resa cromatica e prolungare la durata del pannello.
– Ripensamento dei circuiti e driver proprietari: tempo di carica del pixel dichiarato a circa 1,3 μs, vicino ai limiti dell’industria.
– Chip display ridisegnato: con circa 1,3x transistor in più per sostenere l’elaborazione a 165fps.
– Linea di produzione scientifica proprietaria: una delle due al mondo, per calibrazione fine “per pixel”.
Sono affermazioni tecniche che, se confermate dai test indipendenti, segnerebbero un salto importante per i pannelli ad altissima frequenza di aggiornamento su smartphone.
Esperienza d’uso e gaming
Il salto da 120Hz a 165Hz aggiunge fino a 45 fotogrammi al secondo, con un incremento della velocità di aggiornamento pari al 27%. Nella pratica, significa animazioni più continue e maggiore reattività percepita, soprattutto in ambito competitivo.
OnePlus dichiara il supporto nativo 165Hz in 11 giochi al lancio, tra cui: Delta Force: Hawk Ops (三角洲行动), Arena Breakout (暗区突围), Naruto, CrossFire Mobile e League of Legends: Wild Rift. Oltre ai titoli, anche app comuni come WeChat, QQ, Weibo e Xiaohongshu beneficeranno della maggiore fluidità. Resta da valutare l’impatto reale su consumi e gestione termica nelle sessioni prolungate.
Altre caratteristiche del pannello
Oltre alla frequenza di aggiornamento, il nuovo schermo punta a eccellere su qualità visiva, simmetria delle cornici e comfort d’uso.
– Qualità d’immagine: 9 metriche dichiarate al top del settore, con prestazioni che, secondo OnePlus, supererebbero i principali flagship concorrenti; la validazione indipendente sarà cruciale.
– Uniformità: eccellenza sia a piena luminosità sia ai bassi livelli, per ridurre artefatti e dominanti (“effetto panno”).
– Cornici ultra-sottili: bordi simmetrici a circa 1,15 mm.
– Luminosità minima hardware: vero 1 nit per uso notturno più confortevole.
– Protezione visiva: primo pannello con “gold label” per l’affaticamento visivo; SVM < 0,12, riduzione delle bande di sfarfallio, low blue light hardware e gestione AI della protezione occhi.
– Usabilità in condizioni difficili: modalità proprietarie Sunlight Display (legibilità al sole), Rain Touch (tocco preciso con schermo bagnato) e Glove Touch (uso con guanti).
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