
Una funzionalità sempre più presente sui nuovi smartphone, anche di fascia media, è il supporto al DC Dimming. Lo abbiamo visto su Redmi K20 Pro, ma anche Oppo Reno e OnePlus 7 Pro! Fino ad oggi, la tecnologia PWM (Pulse Width Modulation) è la più utilizzata per gestire la luminosità dei display OLED. La diffusione sempre maggiore di problematiche legate all’affaticamento dell’occhio, associate a stanchezza e mal di testa, ha portato però alla ricerca di una soluzione. Il DC Dimming può aiutare a preservare la nostra vista? Diamo uno sguardo alle due tecnologie per fare chiarezza.
PWM Dimming: come funziona?
I display OLED, sempre più diffusi, sono ormai presenti anche in buona parte della fascia media del mercato degli smartphone. L’incidenza di affaticamento della vista, mal di testa e stanchezza ha portato a riconsiderare il PWM Dimming.
La modulazione della luminosità del pannello, con questa tecnologia, è affidata alla variazione della larghezza dell’impulso luminoso. Più che diminuire effettivamente la luminosità dello schermo infatti, il PWM Dimming spegne ad intervalli regolari il display. Con frequenze superiori ai 200Hz, l’occhio umano non percepisce lo spegnimento, ma il tutto si traduce in un abbassamento della luminosità.
Se con la luminosità al 100% il pannello resta sempre attivo, con l’abbassamento della luminosità comincia ad accendersi e spegnersi ad intervalli regolari. Al di sotto del 50% in effetti lo schermo sarà più spento che acceso.
Se almeno una volta avete ripreso lo schermo del vostro PC o smartphone, avrete presente l’effetto flickering, Si può notare quando il valore dello shutter della videocamera non è sincrono alla frequenza dello schermo. Col PWM Dimming, uno sfarfallio ad alta frequenza è quello che subiscono i nostri occhi, con le conseguenze già citate. In risoluzione di queste problematiche, viene quindi in aiuto il DC Dimming!
DC Dimming: come funziona? Quali differenze?
Con la tecnologia DC Dimming si punta a combattere l’affaticamento della vista, sfruttando un metodo alternativo per la regolazione della luminosità. Il panello non sarà più gestito come la serie di lucine del vostro albero di natale, abbandonando la fastidiosa, anche se impercettibile, intermittenza. Agendo sulla tensione il DC Dimming va a regolare la potenza fornita al display e di conseguenza sulla sua luminosità.
Nessuna variazione delle performance, ma c’è da prendere in considerazione che diminuendo la potenza erogata al display, diminuirà anche la qualità dei colori del pannello OLED. Il DC Dimming si pone quindi come opzione gradita tra le impostazioni del dispositivo, da attivare nel caso in cui si riscontrasse affaticamento dell’occhio. Tranquillamente disinseribile quando la qualità cromatica rappresenta la priorità. Senza dimenticare che la qualità resta invariata se non si lesina sulla luminosità!
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