Tempo di ed è anche tempo di consegne per le nostre recensioni, a partire dalla Xiaomi Mi Band 4, che stiamo testando ormai da una decina di giorni per poter saggiare l’evoluzione di uno dei prodotti che ha maggiormente fidelizzato le persone al gigante cinese.
La gamma Mi Band, col passare degli anni, si è sempre più allontanata dalla convenzionale definizione di smartband, introducendo di volta in volta elementi distintivi e upgrade che vanno dalle dimensioni alle funzionalità.
Tuttavia, quello che sembrava essere un passaggio che avvicinasse questo must di casa Xiaomi alle funzionalità degli smartwatch deve ancora attendere.
Vi raccontiamo nel dettaglio la nostra esperienza in questa recensione!
Design: più bella, più grande, più resistente
Partiamo dalle forme. Xiaomi Mi Band 4 segue la dinamica evolutiva dei modelli precedenti, che hanno visto la smartband aumentare il suo volume progressivamente, pur restando estremamente semplice nelle linee, elegante nelle curve, ridotta nel peso e nelle dimensioni complessive.
Solo 22 grammi di Mi Band, che si compone come al solito di due elementi, un cuore tecnologico e un cinturino in silicone scuro che, a onor del vero, alle alte temperature risulta un po’ fastidioso in caso di sudorazione. Nulla che non si possa superare. Come al solito si può attingere a una gran varietà di cinturini intercambiabili, per abbinare questa mi band a qualsiasi tipo di indumento. Le offerte arrivano come al solito sui nostri canali Telegram: ChinaSmartBuy e AmazonSmartBuy.
Il corpo centrale è quasi identico a quello della Mi Band 3 ma meno bombato, con una superficie piatta che abbiamo maggiormente apprezzato. Come sulla Mi Band 3, poi, troviamo anche stavolta l’impermeabilità di livello 5 ATM, nessun problema quindi con doccia o sessioni di nuoto.
Display: Amoled e Colori
Il display, come anticipato, è la vera novità di questo prodotto, non solo per le dimensioni ma anche per la tecnologia AMOLED e la definitiva introduzione del pannello a colori. Poco meno di 1 pollice e una luminosità che si fa rispettare anche in condizioni di luce particolarmente presente.
L’interfaccia è come al solito principalmente basata su icone, il ché rende il dispositivo facilmente utilizzabile anche nelle sue prime (e più economiche) versioni in lingua cinese e inglese. In posizione centrale (in basso) della smartband con un semplice tap sarà possibile attivare la smartband, sempre che non vogliate utilizzare la funzione di attivazione automatica al movimento del polso, mentre il pannello touch nella sua interezza vi consentirà di navigare tra le funzioni spostandovi verso destra-sinistra e alto-basso.
Funzioni: dal meteo alle notifiche
Le funzioni integrate nel dispositivo sono sostanzialmente le consuete, con delle migliorie a tutto tondo.
La Mi Band 4 rileverà in automatico le informazioni meteo, facendo leva sulla geolocalizzazione dello smartphone a cui è associata. Come al solito prevede un efficace tracciamento del numero dei passi e una buona rilevazione delle pulsazioni cardiache, soprattutto in condizioni di riposo. Se la rilevazione dei passi risulta abbastanza precisa non possiamo dire lo stesso delle rilevazioni in ambito “sportivo”. In caso di corsa le rilevazioni non sono precise e la Mi Band 4 tende a sottostimare percorsi e ritmo, quindi vi sconsigliamo di prenderla in considerazione per questo tipo di attività.
Le notifiche, con la consueta vibrazione, sono puntuali e nella loro dimensione visiva abbastanza soddisfacenti, in quanto è possibile vederne delle anteprime più o meno complete, con scarsa possibilità di gestire il flusso di informazioni in caso di notifiche multiple (più messaggi su whatsapp) o semplicemente sovrapposte (whatsapp e poi mail). In tal caso non sarà possibile navigarle ma si renderà necessario l’utilizzo dello smartphone.
Non mancano timer e player musicale per ogni evenienza. Quest’ultimo in combo con delle auricolari TWS può risultare una scelta vincente.
Connettività e Compatibilità: iOS, Android e un futuro NFC
Tra le informazioni che hanno fatto balzare Xiaomi Mi Band 4 agli onori della cronaca c’è sicuramente l’introduzione del sensore NFC per i pagamenti, che però al momento è unicamente presente su una versione cinese (non tutte) e comunque non risulta compatibile con i circuiti occidentali.
Arriverà in futuro? La community sera di sì, ma al momento non abbiamo conferme ma solo timori in merito.
La Mi Band 4 è regolarmente compatibile con dispositivi iOS oltre che Android, rendendola a pieno titolo un device abbinabile al mondo Apple, a cui strizza l’occhio anche unicamente per il design.
Il Bluetooth 5.0 garantisce una connettività a lunga gittata e perfettamente stabile.
Autonomia: Xiaomi Mi Band 4 non finisce mai
Abbiamo stimato un’autonomia complessiva pari a circa due settimane di utilizzo pieno. Xiaomi Mi Band 4 si ricarica rapidamente e non teme stress e utilizzi. La batteria da 135 mAh e un lavoro evidentemente eccellente in termini di ottimizzazione software ne fanno un dispositivo che non teme confronti nel settore. L’unico “neo” è che per ricaricarla dovremmo estrarre la capsula dal cinturino per poterla alloggiare nella sua basetta di ricarica.
Cosa manca alla Xiaomi Mi Band 4?
Nonostante sia un prodotto valido e dall’elevatissimo rapporto qualità/prezzo, la Xiaomi Mi Band 4 non è esente da qualche mancanza più o meno piccola. Non vogliamo cercare il pelo nell’uovo ma sappiamo che, per completezza d’informazione, vi farà piacere avere tali dettagli.
Una delle mancanze più “gravi”, rispetto ad una delle versioni cinesi, è sicuramente la mancanza del microfono per poter comunicare con l’assistente vocale e, magari, la possibilità di inviare messaggi o ascoltarli. Allo stesso modo, almeno per il momento (e forse per sempre) manca una versione con NFC globale, che ne farebbe una rivale accreditatissima dei molto più costosi smartwatch in circolazione. Manca la lingua italiana, per ora, su tutte le versioni rilasciate. Sarà implementata sicuramente in un prossimo aggiornamento dell’app Mi Fit, proprio come avvenuto per la Mi Band 3. Non escludiamo che questo funzioni come in passato anche per le versioni cinesi.
Prezzo e offerte: su Banggood e NewChic le migliori opportunità
Il prezzo è ancora una volta eccezionale, come ormai ci ha abituato Xiaomi in tutte le sue forme e in tutti i suoi dispositivi.
C’è un leggero gap di prezzo tra la versione cinese (circa 23€) e la versione internazionale (circa 28€) che rende la prima un po’ più appetibile, anche in virtù di differenze non così sensibili da rendere necessario l’acquisto di una versione occidentale. Tuttavia non ci mancano i coupon!
Da Banggood e (store affidabile e costola dello stesso Banggood) abbiamo già avuto modo di ricevere le migliori offerte su questo dispositivo, quotidianamente pubblicate sulla nostra pagina Facebook e sui nostri canali Telegram: ChinaSmartBuy e AmazonSmartBuy.
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