
One-Netbook rilancia l’idea del PC da gioco ultraportatile con ONEXPLAYER SuperX, un 14 pollici in stile tablet con tastiera staccabile che punta a unire gaming, creatività e workload AI locali. Il progetto alza l’asticella con una piattaforma Ryzen AI Max+ 395, GPU integrata indicata come Radeon 8060S e un budget di potenza fino a 120W, cifre inusuali su un form factor così compatto.
Design e formato 2‑in‑1
Il dispositivo adotta un corpo tablet con tastiera removibile, soluzione che ricorda la filosofia di ASUS con ROG Flow Z13. Questa impostazione privilegia portabilità e flessibilità: si passa dal touchscreen con pennino alla digitazione tradizionale, senza compromettere l’accesso alle porte quando si usa su scrivania con supporto o dock. L’orientamento è chiaramente ibrido: gioco, produttività quotidiana e sketching creativo nello stesso chassis.
Display e input
Il pannello è un OLED 14” 2.8K con supporto a HDR e VRR (frequenza di aggiornamento variabile). La presenza della penna con 4.096 livelli di pressione amplia il raggio d’azione verso illustrazione, annotazioni e fotoritocco. In questa fascia, un OLED 2.8K è un plus per contrasto e copertura cromatica; resta da verificare sul campo la calibrazione di fabbrica, la luminosità di picco in HDR e l’eventuale gestione del PWM per il comfort visivo.
Piattaforma hardware e potenza
Il cuore della macchina è un Ryzen AI Max+ 395 abbinato a una GPU integrata indicata come Radeon 8060S. One-Netbook parla di prestazioni grafiche «prossime a una GeForce RTX 4060 desktop»; si tratta di un’affermazione ambiziosa che andrà verificata con benchmark indipendenti, specie considerando i limiti termici tipici dei 2‑in‑1.
Elemento distintivo è il tetto energetico: fino a 120W complessivi dichiarati. Per un 14 pollici tablet‑style è un valore notevole, che richiede un sistema di raffreddamento aggressivo e un alimentatore adeguato. L’impatto su rumore, temperature superficiali e battery drain sarà un fattore chiave nella valutazione reale del prodotto.
Memoria e VRAM condivisa
La dotazione di memoria è il secondo punto clou:
– configurazioni da 64GB o 128GB di RAM;
– possibilità di allocare fino a 96GB come VRAM condivisa sul modello da 128GB.
È un’impostazione da quasi‑workstation per carichi che scalano in modo sensibile con la memoria (editing video pesante, modelli linguistici locali, scenari di data processing). Va però ricordato che la VRAM condivisa resta legata alla banda e alle latenze della memoria di sistema: la quantità elevata aiuta in scenari memory‑bound, ma non sostituisce la banda dedicata di una GPU discreta.
Comparto gaming e AI locale
One‑Netbook suggerisce un triplice uso: videogiochi, creatività e LLM locali. Il mix di 120W, iGPU spinta e tanta RAM rende plausibile il gaming in 1080p/2.8K con settaggi da ottimizzare caso per caso. L’esecuzione locale di modelli AI può trarre vantaggio dalla RAM abbondante, ma i risultati dipenderanno dalle ottimizzazioni software, dal supporto ai framework e dalla potenza effettiva dell’NPU del chip impiegato.
Confronto con ROG Flow Z13
La parentela concettuale con ASUS ROG Flow Z13 è evidente: entrambi sono tablet da gioco con tastiera staccabile. Il modello ASUS limita il budget CPU a circa 80W, mentre SuperX spinge fino a 120W. Sulla carta, ONEXPLAYER è più aggressivo; di contro, ASUS offre una piattaforma consolidata e un ecosistema di accessori ampio. La vera differenza la faranno rumorosità, thermal throttling e stabilità delle prestazioni su sessioni prolungate.
Prezzo e disponibilità
Al momento prezzo e data di uscita non sono stati comunicati. Considerando la scheda tecnica, è lecito aspettarsi una fascia premium. L’assenza di dettagli su SSD, connettività, batteria e peso lascia aperti interrogativi importanti per l’uso quotidiano.
SuperX si colloca come proposta ultra‑niche: tanta potenza in un 2‑in‑1 da 14 pollici, con fino a 128GB di RAM e VRAM condivisa fino a 96GB. È un profilo che può interessare creativi in mobilità, sviluppatori e appassionati che desiderano sperimentare con LLM locali o titoli AAA senza passare a un portatile gaming classico. Resta però imprescindibile validare sul campo le promesse prestazionali, il comportamento termico a 120W e l’efficienza dell’iGPU indicata come Radeon 8060S, una denominazione che suggerisce un branding proprietario più che una SKU standard AMD. Fino ai test indipendenti, entusiasmo sì, ma con la dovuta cautela.