Honor si prepara a lanciare in Cina a ottobre la serie Magic 8 e pubblica i primi campioni ufficiali scattati con la nuova periscopica da 200 MP del modello Pro. Le anticipazioni, supportate da un briefing a porte chiuse sull’imaging e dai dettagli del leaker Digital Chat Station, delineano un comparto fotografico focalizzato sulle prestazioni notturne e sullo zoom avanzato, in linea con la strategia dei rivali Vivo e OPPO nella fascia alta.
Comparto fotografico: sensori, ottiche e stabilizzazione
Le immagini condivise mostrano l’obiettivo periscopico protagonista, pensato per mantenere dettaglio e nitidezza anche in condizioni critiche. Secondo DCS, la periscopica del Magic 8 Pro adotta un sensore da 200 MP su formato 1/1,4″, abbinato a una focale equivalente di 85 mm, apertura f/2.6 e 3,7x di zoom ottico. È previsto il supporto a 10x ibrido e stabilizzazione ottica con standard CIPA. Resta da confermare il sensore: in lizza i Samsung HP5 o HP9.
Sul fronte principale, la fotocamera da 50 MP (23 mm, f/1.6) punta a una forte resa in luce scarsa, sintetizzata dal soprannome commerciale “Night God”. Completa il pacchetto una ultra‑grandangolare da 50 MP basata su Samsung JN5, per coprire scenari di ripresa più ampi senza rinunciare alla coerenza cromatica.
Tele periscopica da 200 MP: cosa aspettarsi
La combinazione di sensore ad alta risoluzione e periscopio a 85 mm indica l’intenzione di privilegiare la qualità a medio tele:
– 3,7x ottico e 10x ibrido: la prima copre il tele “quotidiano”; la seconda mira a dettaglio spinto, da verificare sul campo in termini di texture e artefatti.
– Stabilizzazione CIPA: promette scatti più nitidi a tempi più lenti e video meno tremolati, cruciale per lo zoom in notturna.
– Apertura f/2.6 su 1/1,4″: rapporto interessante per una periscopica; resta da valutare la gestione di flare, micro‑contrasto e aberrazioni a lunghezze focali equivalenti.
Principale e ultra‑wide: coerenza e luce
– La 50 MP principale con 23 mm f/1.6 dovrebbe garantire un buon equilibrio tra bokeh naturale e raccolta luce, specie in ritratto e street in scarsa illuminazione.
– La 50 MP ultra‑wide (Samsung JN5) punta a ridurre il salto qualitativo tra moduli, aspetto spesso critico sugli smartphone.
Software e modalità di scatto: focus sulla notte
Durante una sessione a porte chiuse sull’imaging, alla presenza del CEO Li Jian e dei team chiave, è emersa l’enfasi su modalità notturne e stabilizzazione. Il blogger Ouyang Tongxuan parla di progressi guidati dal feedback e di test “alla cieca” su oltre 50 scenari, in cui gli smartphone Honor avrebbero prevalso oltre il 90% delle volte, con particolare vantaggio nel tele notturno.
Sull’unità provata in anteprima, si segnalano:
– AI Night Mode: bilanciamento di luci e ombre più conservativo per preservare il colore.
– Stage Mode con forte stabilizzazione: utile per soggetti in movimento in ambienti bui.
– 10x a mano libera in bassa luce: risultati definiti “sorprendenti” nelle impressioni preliminari. Sarà cruciale verificare ripetibilità e consistenza su firmware retail.
La periscopica da 200 MP colloca il Honor Magic 8 Pro nel filone “zoom‑centrico” inaugurato dai top di gamma cinesi 2024/2025, con Vivo X300 Pro e OPPO Find X9 Pro come riferimenti diretti. Il focus su tele notturno e stabilizzazione è coerente con le tendenze attuali, ma restano nodi da sciogliere: identità del sensore, tuning del colore tra i moduli e comportamento dello zoom ibrido 10x su soggetti complessi. Se le promesse saranno mantenute, il dispositivo potrebbe diventare un benchmark in fotografia notturna a medio tele; la conferma arriverà dalle prove indipendenti e dal software finale.
