
Un nuovo teaser condiviso dal product manager Han Boxiao anticipa il profilo laterale della serie Vivo X300. Le immagini mostrano un modulo fotografico insolitamente sottile a fronte di specifiche da top di gamma, con l’obiettivo di coniugare design e prestazioni di imaging. Il lancio non è ancora ufficiale, ma indiscrezioni indicano debutto a ottobre in Cina con MediaTek Dimensity 9500.
Design e materiali
Il focus del teaser è sul lavoro di ingegnerizzazione del retro. Il cosiddetto “camera deco” sporge di soli 1,28 mm rispetto al vetro posteriore: un valore contenuto per uno smartphone con ottiche avanzate. Secondo Boxiao, Vivo è arrivata a questo risultato utilizzando un processo di incisione a freddo su un pannello di vetro tre volte più spesso del normale, che richiede tempi di lavorazione maggiori e tolleranze più strette.
Al punto più sottile, sia X300 sia X300 Pro risultano “poco sopra” i 7 mm, un dato che sottolinea la ricerca della massima compattezza. Resta da verificare l’impatto su peso complessivo, robustezza strutturale e dissipazione termica, aspetti critici su scocche sottili.
Comparto fotografico
La serie punta forte sull’imaging: Boxiao parla di doppio sensore da 200 MP co-ingegnerizzato con Zeiss e di un tele periscopico più potente del passato. L’obiettivo dichiarato è collocarsi “al vertice della categoria”. Mancano però dettagli sulle dimensioni fisiche dei sensori, sull’apertura delle ottiche, sulla stabilizzazione e sull’elaborazione computazionale.
– Doppio modulo principale da 200 MP con partnership Zeiss.
– Teleobiettivo periscopico potenziato per lo zoom a lunga distanza.
– Modulo camera sottile: sporgenza di 1,28 mm dal vetro posteriore.
Senza schede tecniche complete è prudente sospendere il giudizio su resa in notturna, HDR, ritratti e qualità video. La promessa è ambiziosa; la verifica arriverà con test sul campo.
Hardware e prestazioni attese
Più fonti in Cina indicano la serie come la prima al mondo con MediaTek Dimensity 9500. Il chipset non è stato ancora dettagliato ufficialmente, ma ci si attende un SoC flagship improntato a efficienza e accelerazione AI on-device. In assenza di conferme su CPU, GPU e NPU, il quadro resta preliminare. È verosimile che Vivo mantenga un equilibrio tra prestazioni e controllo termico, dato lo spessore ridotto dello chassis.
Dimensioni ed ergonomia
Il profilo oltre i 7 mm al punto più sottile e la ridotta sporgenza della camera suggeriscono una presa più comoda e meno instabile sul piano. La lavorazione del vetro a maggiore spessore potrebbe migliorare la sensazione premium, ma comporta potenziali compromessi su peso e costi di produzione. Da chiarire anche la capacità della batteria e la ricarica rapida, parametri che incidono direttamente su ergonomia e autonomia.
Le anticipazioni disponibili coprono entrambi i modelli, con elementi comuni su design sottile, doppio 200 MP e tele periscopico potenziato. Differenze specifiche (dimensioni display, batteria, ricarica, sensori secondari) non sono state comunicate. Una segmentazione tipica vedrebbe la versione Pro con margini di vantaggio su tele e stabilizzazione, ma al momento è una semplice ipotesi da confermare.
Se confermati, modulo camera da 1,28 mm e scocca oltre i 7 mm collocherebbero la serie X300 tra i flagship più curati dal punto di vista industriale. L’attenzione alla fotocamera, con Zeiss e periscopio, mira a competere con i migliori cameraphone cinesi del momento (Oppo, Xiaomi, Honor). Restano però nodi cruciali: autonomia, gestione del calore, qualità video avanzata e costi. L’adozione di un processo produttivo più complesso potrebbe riflettersi sul prezzo finale. La strategia sembra puntare a un bilanciamento raffinato tra estetica e fotografia, ma la reale leadership dipenderà dall’implementazione software e dalla consistenza delle prestazioni.





