Xiaomi amplia la serie Note in Cina con Redmi Note 15R, uno smartphone di fascia accessibile che punta con decisione su autonomia e robustezza. A differenza del Note 15, questo modello introduce una batteria al silicio-carbonio da 7.000 mAh con ricarica inversa cablata, sacrificando però alcune scelte “premium” come il pannello AMOLED.
Design e display
Il dispositivo adotta un LCD FHD+ da 6,9 pollici con refresh rate a 144 Hz e luminosità di picco a 850 nit in HBM. La touch sampling a 288 Hz promette maggiore reattività in gioco, mentre il supporto al tocco con mani bagnate è un plus pratico per l’uso quotidiano. Pur non essendo un AMOLED, il pannello ad alto refresh lo rende competitivo nella fascia di prezzo.
– Peso: 217 g
– Spessore: 8,4 mm
– Certificazione: IP64 (resistenza a polvere e spruzzi)
– Colori: Glacier White, Shadow Black, Quicksand Purple
La costruzione è in linea con un battery phone: non leggerissimo, ma lo spessore resta contenuto considerando la capacità della batteria.
Prestazioni e connettività
Sotto la scocca c’è il Qualcomm Snapdragon 6s Gen 3 (6 nm, fino a 2,3 GHz), abbinato a LPDDR4X e UFS 2.2. È una piattaforma votata all’efficienza più che alla potenza, adeguata per social, streaming e gaming leggero.
Connettività e audio:
– Wi‑Fi 5, Bluetooth 5.1, NFC, sensore a infrarossi
– Audio con Dolby Atmos e “boost” di volume al 200% (claim da verificare all’uso)
La scelta di Wi‑Fi 5 e memorie della generazione passata evidenzia il taglio costi; chi cerca standard più moderni (Wi‑Fi 6/6E, LPDDR5, UFS 3.x) dovrà guardare oltre.
Batteria e ricarica
Il punto forte è la batteria al silicio‑carbonio da 7.000 mAh, che Xiaomi dichiara durevole fino a 5 anni. Supporta ricarica cablata a 33 W e reverse wired a 18 W, utile per alimentare accessori e persino altri smartphone.
Sul fronte pratico, la ricarica a 33 W è conservativa per una capacità così ampia: i tempi di rifornimento potrebbero essere superiori alla media, ma in cambio l’autonomia attesa è molto elevata.
Comparto fotografico
La dotazione fotografica è essenziale:
– Posteriore: 50 MP (camera principale)
– Frontale: 8 MP (selfie)
Mancano dettagli su sensori secondari e stabilizzazione ottica. È un’impostazione coerente con il target: fotografica sufficiente per scatti diurni e social, meno adatta a scenari complessi o notturni.
Software e aggiornamenti
Il telefono esce con HyperOS 2 basato su Android 15. Xiaomi promette 48 mesi di prestazioni fluide, un impegno che va interpretato come ottimizzazione della reattività nel tempo più che come garanzia esplicita sul numero di major update.
Prezzo e disponibilità
Disponibile in Cina nelle seguenti varianti:
– 8 GB + 256 GB: 1.499 yuan (circa €195)
– 12 GB + 256 GB: 1.899 yuan (circa €245)
– 12 GB + 512 GB: 2.199 yuan (circa €285)
Al momento nessuna conferma per il mercato globale. I prezzi in euro sono stime al cambio e non includono tasse o eventuali rincari fuori dalla Cina.
Differenze rispetto a Redmi Note 15
Sulla base delle informazioni ufficiali, il Note 15 punta su un display AMOLED da 6,77 pollici, Snapdragon 6 Gen 3 e batteria da 5.800 mAh; il 15R, invece, privilegia:
– LCD a 144 Hz (più veloce, meno pregio del punto di nero)
– Snapdragon 6s Gen 3 (efficienza, prestazioni più conservative)
– Batteria 7.000 mAh con reverse 18 W (autonomia al centro)
In sintesi, il 15R è la variante endurance della gamma, mentre il Note 15 base offre un display più qualitativo e un chip leggermente superiore.
Redmi Note 15R si ritaglia uno spazio chiaro tra i battery phone economici: tanta autonomia, display fluido e funzioni utili (IP64, NFC, IR). Di contro, ricarica a 33 W, Wi‑Fi 5 e memorie LPDDR4X/UFS 2.2 lo rendono meno proiettato al futuro. È una proposta sensata per chi cerca affidabilità e durata, meno per chi punta su multimedialità avanzata o connettività allo stato dell’arte.
