Xiaomi 17 Pro Max: confermato il design a doppio display dal profilo Weibo

Xiaomi salta ufficialmente la serie 16 e passa direttamente alla 17. Un cambio di rotta che fa da cornice al primo sguardo “quasi ufficiale” al presunto top di gamma, il 17 Pro Max: la conferma del display secondario posteriore arriva da un curioso aggiornamento (poi rimosso) dell’immagine profilo sull’account Weibo del brand. L’indizio mette a fuoco il nuovo percorso di design e le ambizioni della linea.

Design e display secondario

L’immagine rivela un ampio modulo rettangolare con angoli arrotondati che integra il comparto fotografico e un cover display di dimensioni generose. Questa soluzione ricorda i display esterni dei flip phone moderni (si veda il caso del Mix Flip 2), ma qui è integrata in un candybar tradizionale. Non è una novità assoluta per Xiaomi: il Mi 11 Ultra già sperimentava uno schermo ausiliario, sebbene più piccolo e meno centrale nell’esperienza d’uso.

Rispetto a soluzioni passate, la scelta di un pannello posteriore più ampio suggerisce nuovi scenari d’uso e una maggiore integrazione software. Tra i potenziali impieghi figurano:

– visualizzazione di ora, notifiche e controlli rapidi, per ridurre i risvegli del display principale;

viewfinder per scatti con la camera principale, utile per selfie ad alta qualità;

– widget contestuali (timer, lettore musicale) senza dover girare il telefono.

Il beneficio reale dipenderà da consumi energetici, luminosità all’aperto e dall’attenzione di Xiaomi all’esperienza utente: in passato, feature simili sono rimaste sottoutilizzate quando non supportate da software e app dedicati.

xiaomi 17

Compartimento fotografico

Il modulo ospita una tripletta di sensori con brand Leica in evidenza, segno della continuità della partnership. Dall’immagine si distinguono:

– una fotocamera principale (specifiche non ancora divulgate);

– un teleobiettivo periscopico per lo zoom a lunga distanza;

– un’unità ultra‑grandangolare, posizionata sotto il display posteriore;

LED flash integrato nel blocco.

Senza dati ufficiali su sensori, pixel o lunghezze focali è prematuro parlare di qualità finale. Tuttavia, la presenza del periscopio e del marchio Leica lascia intuire un focus sostanziale su zoom, colore e resa computazionale, aree in cui i top di gamma 2025 si giocano gran parte del vantaggio competitivo.

Hardware e piattaforma

Sul fronte prestazioni, il tassello più credibile è il chip: Qualcomm ha confermato la denominazione del suo prossimo SoC, Snapdragon 8 Elite Gen 5, che con ogni probabilità alimenterà la serie Xiaomi 17. Ci si può attendere un salto in efficienza e potenza AI on‑device, ma l’impatto su autonomia e gestione termica andrà verificato.

Per il software, non ci sono dichiarazioni ufficiali. Considerato il ciclo prodotti e i recenti test interni, è plausibile l’arrivo con HyperOS di nuova generazione, verosimilmente basato su Android recente. Resta comunque un’ipotesi finché l’azienda non comunicherà dettagli formali.

Il ritorno a un dual display fisso su uno smartphone indica che Xiaomi intende differenziare la fascia alta sul piano dell’usabilità quotidiana e del controllo rapido, non solo con specifiche brute. La chiave sarà l’esecuzione: un cover display ampio ha senso se incide davvero su flussi d’uso, autonomia e fotografia. Se supportato da un Snapdragon 8 Elite Gen 5 convincente e da un software all’altezza, il 17 Pro Max può rappresentare uno dei design più caratterizzanti del 2025 (e 2026). In caso contrario, rischia di restare un elemento scenografico, come accaduto ad alcune implementazioni del passato.

News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

cookie logo
Privacy

Per l’informativa generale sulla privacy, ti rimandiamo alla pagina privacy policy.

Verified by ExactMetrics