
La nuova generazione di Xiaomi punta a ridefinire il concetto di schermo secondario su smartphone. Sui modelli 17 Pro e 17 Pro Max, il display posteriore non è un semplice ticker per le notifiche: è un pannello AMOLED ad alta luminosità e 120 Hz, pensato per personalizzazione, produttività e fotografia.
Display posteriore: dimensioni e tecnologia
Sui due modelli cambia la diagonale, ma l’approccio è identico: un pannello secondario progettato per essere usato ogni giorno.
– Xiaomi 17 Pro: display posteriore da 2,7 pollici, AMOLED, 120 Hz, fino a 3.500 nit.
– Xiaomi 17 Pro Max: diagonale leggermente superiore a 2,9 pollici con la stessa impostazione tecnica.
La frequenza a 120 Hz garantisce scorrimento fluido e animazioni pulite, mentre la luminosità di picco fino a 3.500 nit rende i contenuti leggibili anche all’aperto. Il pannello è touch e riflette parte dell’interfaccia principale, con accorgimenti software per ridurre i tocchi involontari quando si passa dal fronte al retro.
Personalizzazione spinta: quadranti, mascotte e wallpaper animati
La personalizzazione è un’area in cui Xiaomi spinge molto. Oltre ai classici orologi — che spaziano da quadranti “meccanici” a design minimal — spiccano elementi ludici e creativi:
– Pangda, mascotte virtuale (un panda animato) che reagisce all’uso quotidiano del telefono.
– Funzioni AI in grado di trasformare foto di animali domestici o familiari in wallpaper animati con stile cinematografico.
Queste scelte puntano a rendere lo schermo posteriore un’estensione identitaria del dispositivo, non un mero riquadro informativo.
Funzioni pratiche: produttività senza accendere il display principale
Oltre all’aspetto estetico, il display è pensato per compiti rapidi che evitano l’attivazione del pannello frontale, con beneficio potenziale per la fruibilità quotidiana:
– Visualizzazione di alert in tempo reale (carte d’imbarco, tracking consegne, aggiornamenti ride-sharing) e controlli multimediali.
– Possibilità di pinnare QR code per i pagamenti o note rapide; screenshot e promemoria diventano “post-it” digitali sempre a portata.
– Mirroring delle notifiche con layout ridisegnato per ridurre tocchi accidentali.
L’efficacia di queste funzioni dipenderà comunque dalle integrazioni regionali e dalle app supportate, un aspetto da verificare fuori dalla Cina.
Fotografia e video: selfie con la camera principale
Il vero salto di qualità è nell’uso della fotocamera. Grazie allo schermo posteriore touch, è possibile inquadrare e scattare selfie e vlog con i sensori posteriori, generalmente superiori rispetto alla camera frontale. Questo si traduce in:
– Ritratti di qualità più elevata, migliore resa in notturna e video più nitidi.
– Accesso a zoom, modalità ritratto, filtri bellezza e altre funzioni avanzate, con anteprima diretta sul display posteriore.

– Strumento in stile Polaroid per collage con animazioni, pensato per creatori social ma interessante anche per un uso più giocoso.


Gaming e accessori: la cover “retro” che lo trasforma in una mini console
Con una cover dedicata dal look retrò, Xiaomi abilita controlli fisici che si interfacciano con il display posteriore, trasformandolo in una sorta di mini console. Giochi semplici come Snake o Angry Birds diventano più immediati grazie ai pulsanti hardware. È un’idea di nicchia e non essenziale, ma dimostra un’attenzione ingegneristica creativa e insolita nel panorama attuale.
Interfaccia e usabilità: vantaggi e incognite
Il design dell’interfaccia punta a ridurre input involontari e a rendere coerente il passaggio tra i due lati del dispositivo. Restano però alcuni interrogativi pratici che solo la prova sul campo chiarirà:
– Impatto reale su autonomia e gestione energetica di un pannello AMOLED a 120 Hz molto luminoso.
– Resistenza e compatibilità con cover tradizionali per proteggere uno schermo aggiuntivo sul retro.
– Ampiezza del supporto di terze parti (widget, notifiche contestuali, servizi locali) e continuità degli aggiornamenti software.
In un mercato in cui molti top di gamma convergono su scelte simili, Xiaomi propone un’alternativa concreta a soluzioni come Dynamic Island o i pieghevoli: un display posteriore versatile che unisce personalizzazione, produttività e vantaggi fotografici reali. Non è un componente imprescindibile, ma è una funzione che può cambiare le abitudini d’uso in modo credibile. La tenuta nel tempo dipenderà da autonomia, supporto software e adozione da parte delle app. Se questi tasselli andranno al loro posto, potrebbe diventare più di un semplice esperimento.