
Le ultime indiscrezioni provenienti dalla Cina suggeriscono che la prossima generazione della serie Magic di Honor integrerà un teleobiettivo periscopico da 200 MP, con particolare attenzione al miglioramento degli scatti durante la cosiddetta “blue hour”. Le anticipazioni arrivano da dirigenti dell’azienda su Weibo e da tipster affidabili del panorama tech asiatico, delineando un quadro competitivo tra i flagship cinesi di fine 2025.

Contesto e fonti: cosa è stato detto
In un post su Weibo, Fang Fei, President of Product Line di Honor, ha spiegato come l’“ora blu” — la fascia di 10–20 minuti dopo il tramonto — ponga sfide complesse per i fotografi, tra luci miste e colori stratificati. Nello stesso intervento ha confermato che la prossima serie Magic punterà anche su un teleobiettivo da 200 MP per catturare immagini più pulite e dettagliate a diverse focali. Sebbene non sia stato citato esplicitamente il nome del dispositivo, i report convergono sul probabile Honor Magic 8 Pro.
Ulteriori indizi arrivano da Li Kun (Flagship Series Product Manager di Honor) e dal tipster Digital Chat Station, alimentando l’ipotesi di un comparto tele con risoluzione molto elevata e sensori ausiliari dedicati alla profondità e alla messa a fuoco.
Comparto fotografico: tele periscopico da 200 MP e sensori ausiliari
Il cuore della novità è il tele periscopico da 200 MP, una scelta che mira a combinare elevata risoluzione con flessibilità di crop e potenziale oversampling. In teoria, questo approccio può aiutare proprio nelle condizioni tipiche dell’ora blu, dove servono gamma dinamica e controllo del rumore.
Secondo le indiscrezioni, il setup fotografico includerà:
– un sensore di profondità dToF (direct Time-of-Flight) per migliorare misurazione della distanza, autofocus e ritratti;
– un “sensore misterioso” non meglio specificato, che potrebbe essere legato alla misurazione spettrale, alla colorimetria o a funzioni avanzate di stabilizzazione/elaborazione.
Rimangono da chiarire aspetti cruciali come grandezza del sensore tele, apertura, OIS e rapporto di zoom ottico. Questi parametri incideranno più dei megapixel puri sulla qualità reale in condizioni critiche di luce.
Hardware atteso e prestazioni
Sul fronte piattaforma, il dispositivo sarebbe basato su Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5 (talvolta indicato come “Elite 2” nelle indiscrezioni). Se confermato, ciò garantirebbe un vantaggio per chi preferisce soluzioni Qualcomm in termini di ISP, efficienza e AI on-device, elementi chiave per l’elaborazione fotografica computazionale.
In sintesi, i punti chiave emersi dai rumor:
– tele periscopico da 200 MP focalizzato sulla resa all’ora blu;
– sensore dToF per la profondità;
– ulteriore sensore non identificato;
– SoC atteso: Snapdragon 8 Elite Gen 5.
Confronto con i rivali: Vivo X300 Pro e Oppo Find X9 Pro
Il segmento dei flagship cinesi sta convergendo sul tele da 200 MP. Secondo i leak:
– Vivo X300 Pro adotterebbe un periscopico da 200 MP Samsung HPB;
– Oppo Find X9 Pro punterebbe su un 200 MP Samsung HP5.
Entrambi sarebbero spinti da MediaTek Dimensity 9500, mentre il modello di Honor dovrebbe affidarsi a Qualcomm. In prospettiva, la differenza non è solo di brand del SoC: ISP, pipeline AI e tuning proprietario potrebbero portare a rese fotografiche distinte, soprattutto nella gestione del rumore e del bilanciamento del colore in crepuscolare. La partita si giocherà anche su ottiche, stabilizzazione e algoritmi HDR multi-frame.
Se confermato, un tele periscopico da 200 MP colloca il prossimo top di gamma Honor tra i cameraphone più aggressivi del 2025. La promessa di migliori scatti all’ora blu è credibile solo se supportata da ottiche di qualità, OIS efficace, un sensore ampio e una pipeline computazionale matura. La concorrenza di Vivo e Oppo dimostra che la corsa ai 200 MP nel tele è reale, ma la differenza la faranno consistenza e affidabilità degli scatti, non i numeri sulla carta.