PS6 portatile: arriva un leak da YouTube

Un nuovo leak rilancia l’ipotesi di una PS6 affiancata da una variante portatile. Secondo il creator Moore’s Law Is Dead (MLID), Sony starebbe chiedendo agli studi di sviluppo di ottimizzare i giochi per configurazioni CPU, GPU e memoria più vincolate, in parallelo alla console domestica tradizionale. L’enfasi su modalità a basso consumo già visibile nell’SDK PS5 indicherebbe un percorso di continuità verso un ecosistema multi-dispositivo nella prossima generazione.

Cosa dice il leak e perché è plausibile

Le indicazioni riferite da MLID puntano su due fronti: da un lato, linee guida che impongono target di esecuzione su CPU con risorse limitate; dall’altro, l’integrazione prioritaria di funzioni di Low Power e Power Saver Mode nell’ambiente di sviluppo PS5, oggi incluse di default. Questo approccio suggerisce che Sony voglia garantire fin da subito la scalabilità dei futuri titoli tra hardware con profili energetici differenti.

CPU e architettura: il dettaglio chiave degli 8 thread

L’elemento più concreto del leak è una presunta richiesta: i giochi dovrebbero poter girare su 8 thread CPU. La variante portatile sarebbe basata su 4 core Zen 6c (8 thread effettivi per il gioco) più 2 core a basso consumo destinati ai processi in background.

In termini pratici, questo significa che i motori di gioco dovranno essere efficienti nel distribuire carichi su un numero limitato di thread “game-critical”, riservando i task non essenziali a core poco energivori. Un’impostazione già vista nel mondo PC/mobile e che, se standardizzata a livello di piattaforma, può ridurre colli di bottiglia e favorire l’autonomia su un device portatile.

Software e SDK: segnali dai tool di sviluppo PS5

Secondo MLID, Sony ha dato priorità a funzioni di Low Power e Power Saver Mode direttamente nell’SDK PS5, rendendole impostazioni di default. Questa mossa, al di là del risparmio energetico in sé, serve a disciplinare gli studi su pratiche utili a garantire:

  • Gestione intelligente dei thread e delle risorse di memoria;
  • Scaling dinamico della qualità grafica in base ai budget di potenza;
  • Riduzione dei picchi di consumo che impattano autonomia e rumorosità su un portatile.

Se confermato, il messaggio per gli sviluppatori è chiaro: progettare fin d’ora giochi resilienti ai limiti energetici.

L’eventuale ingresso di Sony nel segmento delle console portatili “native” (oltre lo streaming) riaccenderebbe la competizione con handheld PC e soluzioni Android/Windows. La scelta di un baseline CPU di 8 thread riflette pragmatismo: garantisce portabilità dei giochi senza frammentare eccessivamente il catalogo.

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