
Il nuovo chipset di Qualcomm debutta allo Snapdragon Summit di Maui con l’obiettivo dichiarato di alzare l’asticella nel segmento Android premium. Lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 promette miglioramenti tangibili su CPU, GPU e AI on‑device, oltre a una piattaforma di connettività aggiornata e un’inedita spinta al video professionale.
CPU e prestazioni generali
La terza generazione di Oryon CPU integra un core prime fino a 4,6 GHz e, secondo Qualcomm, assicura +20% di performance e fino a +35% di efficienza rispetto alla precedente generazione. I primi punteggi trapelati su Geekbench da un prototipo come lo Xiaomi 17 (standard) indicano circa 3.705 punti in single‑core e 11.228 in multi‑core, valori paragonabili alla controparte Apple A19 Pro in single‑core e leggermente superiori in multi‑core.
Al di là delle sintesi numeriche, il tema sarà la costanza sotto carico: Qualcomm mira a ridurre il thermal throttling per migliorare le prestazioni sostenute nei giochi e nelle app pesanti. La verifica reale dipenderà da progettazione termica e firmware dei singoli smartphone.
GPU e gaming
La nuova Adreno GPU segna un incremento di circa +23% nelle prestazioni grafiche, grazie a clock più elevati e ottimizzazioni per il ray tracing mobile. In teoria, ciò si traduce in frame rate più stabili e tempi di rendering ridotti nelle scene con illuminazione avanzata. Resta centrale la gestione delle temperature: chassis, camera di vapore e tuning dei partner influenzeranno l’esperienza in sessioni prolungate.
AI on‑device e NPU
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, la Hexagon NPU dichiara +37% di throughput. Questo margine dovrebbe velocizzare funzioni come l’editing generativo in locale, il riconoscimento di scena in tempo reale e la trascrizione avanzata. L’approccio edge consente minore latenza e migliore privacy, ma l’efficacia concreta dipenderà dall’integrazione software di ogni OEM e dallo stack applicativo.
Imaging e comparto fotografico
Il rinnovato Spectra ISP promette un’elaborazione più rapida per foto e video, con benefici attesi in autofocus, HDR e riduzione del rumore. La novità più visibile è il supporto al codec Advanced Professional Video (APV), che rende possibile una cattura 8K quasi lossless direttamente su mobile. È una funzione orientata ai creator, ma richiede storage veloce, pipeline camera adeguate e app compatibili: aspetti che andranno valutati caso per caso.
Connettività e modem
Il nuovo modem X85 5G integra supporto a sub‑6 GHz e mmWave, coprendo gli scenari di rete di fascia alta. La presenza di mmWave è un plus tecnico, sebbene la disponibilità commerciale resti limitata in molti mercati e i consumi vadano monitorati. L’insieme mira a migliorare velocità di picco, stabilità e handover tra bande.
Ecosistema, brand e disponibilità
Qualcomm conferma oltre una dozzina di partner pronti ad adottare la piattaforma, tra cui Xiaomi, iQOO, OnePlus, Honor, ROG (ASUS), Nubia, Oppo, Realme, Poco, Redmi, RedMagic, Samsung, Sony, Vivo e ZTE. La serie Xiaomi 17 sarà la prima a debuttare con lo Snapdragon 8 Elite Gen 5, seguita a ruota da iQOO 15 e OnePlus 15. Le timeline complete dipenderanno dalle roadmap regionali dei vari produttori.
Prezzo e disponibilità
Come di consueto, Qualcomm non comunica prezzi al pubblico: il costo della piattaforma si rifletterà nel posizionamento dei singoli smartphone. Al momento non ci sono indicazioni ufficiali su prezzi o SKU per i mercati europei.
Confronto con la generazione precedente e con Apple
Rispetto al precedente Snapdragon 8 Elite, il salto su CPU (+20%), efficienza (+35%), GPU (+23%) e NPU (+37%) è consistente sulla carta e si accompagna a novità mirate come APV 8K e X85 5G. Nei confronti dell’ipotetico rivale Apple A19 Pro, i primi benchmark suggeriscono una sostanziale parità in single‑core e un vantaggio in multi‑core per Qualcomm.
Lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 si posiziona come piattaforma Android top‑di‑gamma con focus su prestazioni sostenute, AI locale e video professionale. Se le promesse su efficienza e throttling saranno confermate dai prodotti finali, il gap con i concorrenti potrebbe ridursi sensibilmente. La chiave sarà nell’esecuzione: raffreddamento, software e politiche di aggiornamento dei singoli brand determineranno la qualità dell’esperienza per l’utente finale.